domenica 7 febbraio 2016

Talenti e creatività

Ieri leggevo un articolo molto critico sulla scuola e relativo in particolare alle problematiche dei bambini di oggi e alle domande sulle loro cause (lo potete trovare qui), argomentazioni queste che è molto tempo che mi stanno a cuore e di cui sicuramente tratterò in un post futuro (intanto potete leggere una mia esperienza personale qui).
L'articolo in questione mi ha molto colpito perché ha riacceso una riflessione che se ne stava mezza latente nella mia testa (e nel mio cuore, dato che mi piace tenerlo sempre ben collegato alla ragione), ma che non trovava l'ispirazione giusta per saltare fuori in tutta la sua potenza. 


Il discorso era relativo ai talenti. 


Ebbene sì, è importante considerare come ciascun bambino abbia dei talenti propri da portare come bagaglio interiore da quando il suo spirito viene soffiato nel suo corpo. Tali talenti non sono sempre e subito manifesti, ma spesso hanno bisogno del sostegno dell'adulto per trovare un terreno fertile adatto alla loro crescita.
Tale terreno è coltivabile solo ed esclusivamente in situazioni prive di frustrazione interiore (e non parlo di frustrazioni momentanee, che in giuste dosi sono educativamente utili per la crescita, ma di un atteggiamento di frustrazione generalizzata dell'anima). E' un terreno che deve essere preparato e accudito in situazioni ricche di entusiasmo reale, voglia di costruire e positività.
 
Troppi adulti di oggi sono stati bambini non capiti nei propri talenti, nelle proprie predisposizioni interiori o non addirittura in grado di capirli da se stessi. Questa non è affatto una colpa  personale, ma il risultato di un'educazione chiusa in cliché e aspettative lontane dalla realtà e soprattutto da una reale empatia.
Un genitore, un educatore, un insegnante devono creare un clima di vera accoglienza del bambino come altro da sé e come individuo speciale e diverso da chiunque e farlo attraverso un allontanamento dalla standardizzazione di comportamenti in nome di un rigido metodo educativo.


L'apertura e l'ascolto reale dell'altro intriso di sensibilità sono le basi di un'educazione che fa crescere in maniera feconda i talenti altrui.
Nel bambino non è sempre facile riconoscere tali talenti e spesso si può velocemente scadere nell'indirizzare troppo precocemente un bimbo verso una o un'altra direzione.Tale rischio, però, non deve portare ad una cecità di fronte a ciò che il piccolo porta incontro a noi adulti quali responsabili della sua crescita.


Molto della felicità di un adulto dipende da quanto egli è in grado di riconoscere i propri doni speciali e di metterli a frutto nella vita in modo creativo. 
Perché un talento è di per sé creatività
Inoltre va considerato come i bambini di oggi siano spesso frustrati, ribelli o depressi proprio perché non riconosciuti e non sostenuti in tal senso.


Vogliamo un mondo dove ciascuno si collochi nel posto giusto in un modo ricco di entusiasmo! O no?

2 commenti:

  1. È una riflessione che mi ha incoraggiata a ricercare nei miei bambini quei talenti e quelle capacità che non sono visibili se non attraverso un' amorevole e non critica osservazione! Vorrei guardarli con occhio amorevole per vedere aldilà e per cogliere ciò che c'è di speciale e non convenzionale in loro!

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    1. Sono davvero felice di aver incoraggiato questo sentimento di attenzione verso l'unicità. Non c'è niente di più bello che venire riconosciuti per ciò che di speciale c'è in noi. E' proprio questo che aiuta un bambino a guardarsi in modo amorevole e ad imparare a veder le cose belle intorno e dentro di sé.
      Grazie infinite per il commento, che mi sprona a continuare a riflettere su certi argomenti che tanto mi stanno a cuore, nella speranza che possano essere un dono per altri!

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