martedì 13 settembre 2016

Il suono di una nuova speranza


Nei giorni di vento, la sera,  quando me ne starò fuori ad ascoltare le stelle, questo dolce suono accompagnerà i miei pensieri. Con poco (un bastoncino, dei tappi e fili di lana) il mio cuore si è riempito di dolcezza (e un pizzico di malinconia); natura e uomo hanno avuto modo di incontrarsi e darsi uno all'altra per trovare un equilibrio fatto di suono e colore. Quando impariamo ad apprezzare queste piccole cose, quando le nostre mani si attivano in un fare che ha questa direzione, un qualcosa di piccolo e straordinario succede dentro di noi: l'anima si apre all'ascolto e lo spirito sorride, giovandone. Ogni piccolo tassello che ci unisce alla bellezza, alla semplicità, alla creatività e che trova spazio nella natura, nella sua grandezza, porta in noi un processo di stupore, di meraviglia, che avvicina alla pace, quella divina.
Bambini e bambine sono molto sensibili nel cogliere questa "magia" e non hanno bisogno che si faccia molto perché ciò accada. Anzi, bisognerebbe imparare a fare molto meno per lasciare spazio a tale meravigliosa capacità! Vorrei che essa sia sempre attiva, che non si spenga, nelle persone grandi, perché tutti possano giovarne e il mondo stesso essere un posto migliore. Forse un giorno sarò veicolo di tutto questo, non so precisamente come, ma qui c'è spazio e la natura ha ancora molto da dare. Il bosco, il torrente, gli animali (che parlano), il vento, la montagna... Qui è tutto reale e vicino, in ogni momento della giornata. Vorrei aprire le porte a chi, come me, sente il bisogno di sperimentare la bellezza e la sacralità in essa, vorrei saper guidare queste esperienze per come pian piano le sto facendo io stessa.
Mi piacerebbe che qualcuno dicesse: "E' quello che cercavo". Chissà, un giorno le mie non saranno parole, ma arriverà qualcuno, un lettore, un amico che mi dirà: "Io sono pronto". E forse altri seguiranno.

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